Intervista a Nadia Ginetti

In seguito all'adesione, da parte di Nadia Ginetti, al progetto Italia Viva, fondato da Matteo Renzi, abbiamo deciso di rivolgerle alcune domande.



1)      Per quale motivo ha deciso di aderire al neo-nato progetto “Italia Viva” di Matteo Renzi?

La scelta di aderire al progetto politico di Italia Viva per me è  una scelta di coerenza con la strada politica che ho percorso dal 2012, avendo sempre sostenuto Matteo Renzi come leader riformista / progressista in una prospettiva di modernizzazione  e rilancio dello sviluppo del Paese .



2)      Non crede che questa scelta  politica possa rappresentare un’arma di ricatto per l’attuale governo?

La formazione dell’attuale governo è il risultato di un assist di Renzi dopo la crisi di agosto lanciata da Salvini dal Papeete. Una crisi di governo voluta dalla Lega per non assumersi la responsabilità di ammettere che le promesse propagandate non potevano essere mantenute nella legge di bilancio. Un governo dunque che nasce per il Paese, per evitare l’aumento dell’Iva e della pressione fiscale e rilanciare la crescita a partire dallo sblocco delle risorse già stanziate per infrastrutture, scuole, messa in sicurezza del paese e investimenti per l’economia green. Il contrasto al cambiamento climatico pertanto come priorità. Il governo se agirà in tale direzione non avrà nulla da temere da Renzi. Noi mettiamo in campo le idee.



3)                     Crede che l’Italia sia riuscita a superare il momento di crisi (anche culturale)?

Purtroppo la grave crisi economica e sociale ha prodotto delle ripercussioni importanti, non solo nella produzione di ricchezza che è ancora al di sotto del 2008, ma per i livelli di disuguaglianze sociali e disparità territoriali perduranti. Per questo è necessario intervenire subito con un piano di rilancio di investimenti e di interventi a sostegno delle famiglie e dei soggetti più svantaggiati. Noi riteniamo che non siano utili le misure meramente assistenzialiste come il Reddito di cittadinanza o la “quota 100” che negano la responsabilità generazionale, e riteniamo al contrario che le risorse debbano essere impiegate per abbattere il costo del lavoro e rilanciare cosi l occupazione nonché per politiche industriali e di sostegno alle imprese per investimenti green . La crisi culturale sembra spingere a pensare solo al presente mentre noi vorremmo pensare a costruire il futuro.



4)      Quali sono le proposte di Italia Viva per la questione del lavoro per i giovani?

I giovani oggi sono la componente sociale maggiormente esposta al rischio povertà. Non solo per l’alto livello di disoccupazione ma anche per i bassi livelli di retribuzione. Per questo assistiamo alla grave fuga di talenti all’estero, anche qui in Umbria. Una risorsa quella dei giovani su cui dobbiamo investire e a cui offrire opportunità a partire da un sostegno nella fase di istruzione universitaria o di formazione professionale. Incentivi per l’ occupazione dei giovani i quali sono sicura preferiscono dimostrare le loro capacità con un impiego, al reddito di cittadinanza!



5)      Quale strada intraprendere per un riconoscimento totale delle famiglie arcobaleno?

Grazie al governo Renzi nel 2016 si è riusciti ad approvare la legge sulle unioni civili dopo anni di mere promesse. Ampliare la sfera dei diritti civili  è da sempre una priorità delle forze liberal democratiche progressiste... democrazia significa mettere tutti nelle condizioni di parità anche quando ci sono differenze!






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