Viaggiare è sempre stato il mio sogno.
Visitare luoghi lontani, culture diverse, respirare l’aria al di là del confine.
Vedevo i miei amici partire e raccontare storie di persone lontane, di città maestose, di vita frenetica. Tutte le volte che tornavano, sembravano non avere lo sguardo di prima.
Solo ora capisco perché: avevano preso in prestito un pezzetto di quella vita, l’avevano fatta loro e la conservavano con gelosia. Era la cosa più importante che avevano, era parte della loro identità.

Intercultura è un’associazione che, ogni anno, da la possibilità a 1800 studenti italiani di partire e vivere all’estero per un periodo di tempo che varia a seconda della destinazione e dalle preferenze indicate. Oggi sono molte le organizzazioni che permettono ai ragazzi di entrare in contatto con diverse culture ed ampliare i propri orizzonti.
Pensate di partire per un luogo lontano senza la vostra famiglia, i vostri amici, le certezze che la vostra vita vi dà. E’ una sfida che non tutti si sentono di affrontare, e a cui molti devono rinunciare. La vita però è fatta di sfide, di difficoltà. Ci sono momenti in cui il mondo non ci soddisfa più e abbiamo voglia di cambiare, di buttarci in qualcosa più grande di noi, in cui all’inizio avremo paura di affogare, ma alla fine impareremo a cavarcela. In ogni caso, ne usciremo vincitori. Siamo noi ad averlo voluto, ad aver deciso di tentare; ed è questo a renderci diversi dagli altri, sono le nostre storie a farci diventare fieri di noi stessi.
Intercultura ha realizzato il mio sogno, mi ha aiutato a crescere e mi ha regalato emozioni straordinarie. Ricordo la preoccupazione delle selezioni, l’ansia nell’aspettare una risposta e la felicità dell’inserimento in un programma di studio all’estero. Non dimenticherò mai le lacrime di mia madre il giorno della partenza e la preoccupazione improvvisa di non farcela.
I viaggi cambiano la vita, ti rendono unico, disegnano la tua personalità. Tutto ciò che vivi resta in te, ti scuote e ti cambia. Ognuno di noi ha la propria storia che vale la pena di raccontare e che può diventare insegnamento per chi ha l’onore di ascoltarla.
Raccontare una storia, però, non è sempre facile. Significa scoprire chi sei, rivelare le parti più nascoste di te.
Chi, tra voi, ha il coraggio di alzare la mano e prendere parola?
Chiunque fosse interessato ad ulteriori info, qui il link www.intercultura.it
Emanuela Pisanò
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